INDIA - 2009
 NORD OVEST - Luoghi sacri

Per la terza volta in India, che come già detto rappresenta un mondo talmente variegato e diverso da tutti, da essere di fatto “sempre nuovo”. Si inizia con il tradizionale giro del Rajasthan, già fatto nel 2000 ma che proprio per questo ci permette sia di rivedere alcune cose tra le più notevoli ed interessanti che di vedere altre cose non viste o trascurate in precedenza. Qualcosa nel frattempo è cambiato, come sempre alcune cose in meglio ed altre in peggio, ma la visita di quelle che erano le città dei Raja e del loro territorio con la differenziazione così suggestiva nel finale del loro nome “...pur” città di montagna e “…ner” città del deserto, è sempre suggestiva e fonte di ispirazione per un viaggiatore. Inutile dire che oltre alle bellezze naturali ed architettoniche la cosa più entusiasmante de vedere (ma sarebbe meglio dire … da osservare) è la gente. Finito questo primo giro di due settimane con partenza e ritorno in Delhi, si riparte per un’altra settimana con un altro anello, sempre con partenza e ritorno in Delhi, per un percorso di circa 1200 Km di cui una metà su strade di montagna alle prime pendici dell’Himalaya. Qui la velocità media di percorrenza si abbassa ulteriormente, dai circa 40 Km/h delle strade e superstrade di pianura ai circa 25 Km/h, cosa che ci porta a fare tappe di 8-10 ore. Attraversiamo quattro stati (Uttar Pradesh, Himachal Pradesh, Punjab e Haryana) che ci portano a visitare quattro città di cui tre molto importanti per altrettante religioni. In India la religiosità è una componente essenziale della vita stessa, sicuramente molto diversa da quella a cui siamo abituati in occidente e non solo per il fervore e l’attivismo da noi quasi scomparso, anche se riscontrabile nelle molte nuove religioni Cristiane, ma soprattutto per la completa integrazione con la vita quotidiana che si vede in ogni più semplice gesto. Prima tappa Haridwar, città sacra all’Induismo insieme a Puskar e Varanasi, luogo dove il Gange lascia le strette ed anguste valli himalayane per iniziare il suo lungo percorso nelle pianura indiana sino ad arrivare nel Bangladesh e sfociare nel Golfo del Bengala. Qui tutte le sere al tramonto migliaia di persone professano la loro fede con abluzioni in acqua e con la consegna al fiume di offerte fatte con piccole barche di foglie con sopra fiori, incenso ed un lumino acceso. La suggestione è forte anche indipendentemente dalla fede. Lungo i gath (le onnipresenti scalinate che scendono nel fiume e ne permettono l’accesso indipendentemente dal suo livello) le persone prendono posto arrivando anche ore prima, con ordine ma riempiendo ogni singolo spazio in un effetto ottico notevole. Quelli in prima fila possono poi fare una completa immersione nel fiume utilizzando delle catene messe a protezione in considerazione della notevole forza della corrente e della presenza di parecchi gorghi. La particolare cerimonia va avanti tra canti e suono di campane sino al buio completo, quando tutti si avviano verso le loro destinazioni sotto l’occhio vigile ma discreto della polizia e tutto si svolge sempre nella più grande tranquillità. Un’analoga cerimonia si svolge anche nella città di Rishikesh a circa 30 Km a nord di Haridwar, qui la presenza delle montagne è ancora più incombente e infatti da qui parte la ripida strada che porta alle sorgenti del Gange per un pellegrinaggio ancora più suggestivo ma che richiederebbe almeno altri tre giorni di viaggio. Il nostro albergo, pur non essendo vicino alla principale zona cerimoniale, è direttamente sul fiume con un gath privato, cosa che ci permette, oltre alla vista spettacolare, di fare una piccola cerimonia privata.

Vita quotidiana    
HARIDWARE    
RISHIKESH    
SHIMLA    
La seconda tappa, obbligatoria viste le distanze, ci porta a Shimla, popolosa città a circa 2200 m slm, con una fisionomia spettacolare e tutta particolare essendo abbarbicata sui ripidi fianchi delle montagne sino alla loro sommità, con una struttura stradale quasi inesistente, viste le pendenze,che è costituita da piccole strade in orizzontale e ripide scale. La parte alta e centrale della città, con l’unica piazza esistente dominata da una chiesa cristiana in puro stile anglosassone, è pedonale e la sera si anima di un’infinità di gente che scorre sulle stradine a zig-zag tra negozi degni di una metropoli in un chiarore soffuso che rende l’atmosfera irreale.